Le terzine con la coda si compongono di quattro versi a rima alternata. Tre endecasillabi e un quinario o settenario in chiusura della strofa:
ABAB
Esempio
Terzine con la coda lunga o corta:
facezie, arguzie, cambia l’argomento
ma l’accarezzo sempre a mano morta.
Scodinzola l’accento.
Le rime possono essere anche in consonanza e semiassonza:
ABAB come lo stornello
Es.
Seguo er sentiero, ripenso a la cima
intreccio tracce, rifretto s’un tema
lascio l’ormeggio, incastro na rima
e risorvo er problema.
Si possono comporre anche con rima al mezzo. Il quinario o il settenario in rima con la cesura dell’ultimo endecasillabo: ABcAC oppure ABbAB
Es.
Er cielo sgrulla pioggia a catinelle
poi sbianca mette a ninna er solleone
l’arietta imbruna e se veste de stelle.
Tintarella de luna.
Oppure con terzina poreniana: La cesura del primo endecasillabo rima con il secondo endecasillabo e la cesura del terzo rima con il verso finale, quinario o settenario che sia: aBAcBC oppure aBAbAB – aBAbAA
Es.
Un viaggio novo, musica e futura,
so quer che lasso ma nn quer che trovo,
nantro ber posto, chissà che avventura.
C’è luna a ferragosto.
I più esperti possono complicare l’intreccio di rime facendo cadere la cesura dell’ultimo endecasillabo con le stesse sillabe del quinario o settenario finale:
aBA5cBC
Es.
L’acero rosso, er viola de lavanda,
montagna abbonora me sò comosso.
Tante visioni, me gratto la gola,
Vecchi scarponi.
aBA7cBC
Es.
Lascio le nuvole lungo er sentiero,
piedi pe tera e ritorno a le favole.
C’era na vorta un mago der pensiero:
trasformò un fiume in lago.
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Roma 14 agosto 2020
ideato da:
Leone Antenone detto Scartaccia