La leggenda vuole che Romolo sia stato abbondonato su una sponda del Tevere e allattato da una Lupa, insieme a suo fratello Remo.
I gemelli, una volta cresciuti, nei luoghi della loro infanzia fondarono una città; per stabilire chi dovesse governarla, si sfidarono in una gara a chi avesse visto più uccelli in volo. Remo per primo, sul colle Aventino, ne vide sei; Romolo fu secondo a scorgerli, sul Palatino, ma ne contò dodici.
In mancanza di regole chiare e stabilite a priori, ne nacque una bega su chi fosse il vincitore: ovviamente, per Remo la vittoria era di chi aveva avvistati gli uccelli per primo, mentre Romolo sosteneva la tesi del numero maggiore. Alla fine la disputa degenerò in uno scontro fratricida, e Romolo ebbe la meglio. Acclamato Re da tutti i presenti, tracciò con un aratro i suoi confini: così nacque Roma.
Secondo la leggenda Romolo governò la città che aveva fondato, divendone il primo dei suoi 7 Re, per ben 37 anni.
Claudio Paoluzzi