Sono molto trieste, mio malgrado: mi ritrovo tra l’udine e il martello… Domenica, finita la messina, mi son messo diritto in un rovigo di spine, un rovereto, e ho camminato tutta la mattinata sopra i sassari ed ho i cagliari sotto i piediripa, che emanano un arezzo di capranica e gorgonzola, e serve un piediluco. … Continua a leggere Giro d’Italia
Nasoni di Roma: vernissage
Mentre Luca, il gestore ed il creatoredel bed&breakfast, è ancora che lavoraad allestirlo un paio d’ore primadel vernissage, Leone ed io arriviamoe chiediamo di fare i ficcanasinei “Nasoni di Roma”, coi barattolidi pomodori, a mo’ di colosseo,coi quadri dei nasoni (forse troppi),coi Granelli di Roma e il Pallonaro(i libri del poeta e amico Leo),con l’occhio … Continua a leggere Nasoni di Roma: vernissage
Frottola
«La frottola è un genere di “poesia-spettacolo” fatto per l’esecuzione orale, che oscilla fra la dimensione ludica e quella sentenziosa e moraleggiante» (Pietro Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, il Mulino, 1996, pp. 145-46); la sua peculiarità è il discorso divagante compensato dall’insistito martellamento delle rime (sovente tronche e al mezzo) tra versi prevalentemente brevi, … Continua a leggere Frottola
Stornello
Lo stornello classico (anche detto ritornello), intendendo con questa tipologia un componimento di soli tre versi: il primo quinario e gli altri due endecasillabi, dove il quinario è in rima col terzo verso, ed il secondo è rispetto agli altri due in consonanza e semiassonanza (uguali solo tutte le consonanti rimiche e la vocale finale), … Continua a leggere Stornello
Ottava Rima
L’ottava rima si distingue in 1) ottava siciliana o strambotto e in 2) ottava toscana o rispetto: otto versi endecasillabi in entrambi i casi, ma nel primo lo schema è ABABABAB, nel secondo è ABABABCC. Lo strambotto, dal francese antico estrabot, derivato di estribar ‘staffilare’, incrociato con strambo, nasce nel medioevo come composizione dalla forma … Continua a leggere Ottava Rima
3 di 3
Città senza appetito bocche di mondo. Le lingue d’asfalto affamate di ruote e kilometri. Facce rimaste vuote, serrande chiuse. Paesaggi a mezz’asta. perdiamo il sonno davanti a dei vetri. Siamo tutti distanti messi in fila seduti e accatastati. Dispersi dentro i nostri labirinti. Ci rimettiamo al centro verso il futuro migrano le idee ripresi alla … Continua a leggere 3 di 3
Gabriele Verdini
Daniele Romaniello
La tropea
Un regazzetto guarda d’anniscosto’na bella ciumachella assai gajardache pista er succo d’ua ’nd’una tinozza…Cià ’na paura che se la fa sotto;er sangue l’ha lassato; è stralunato;je tremeno le cianche com’a un cucco:vorebbe stà a ballà quer tippe-tappeassieme a lei, ruzzacce, sbaciucchialla,tastaje un po’ le chiappe e si Dio vòriuscilla a falla sua…Ma mentre sogna… sogna … Continua a leggere La tropea
Seconda in terza, ritratto mio nonno marinaio la Fontana del Timone
mio nonno era marinaiopoi ha combinato più di un guaiol’han gettato di slancio oltre la lanciadi panciascrivo e non mi lascio trattenerequesti versi che come una fontanaracconta dell’ondadel mare e perfino della spiaggia della metropolitanail timone dell’azzardo è il coraggio una giornata di luceche la sete t’ha preso e non si può arrestarem’immagino il capitano … Continua a leggere Seconda in terza, ritratto mio nonno marinaio la Fontana del Timone