Er bastone, le chiavi, li spicetti,er lucchetto, le parole appuntateche mai saranno lette da giornateche me restano, scacchiera e fojietti,un libro e tra le pagine sguarcitala viola, monumento a na seratade certo bella ma oramai sfiorita,ricordo de na luce tramontatad’un’alba disillusa. Quante cose?Lime, portoni, mappe, coppe, chiodi,schiave che ce servono in tanti modi,ciecate e stranamente … Continua a leggere Le cose
Las Cosas
El bastón, las monedas, el llavero, la dócil cerradura, las tardíasnotas que no leerán los pocos díasque me quedan, los naipes y el tablero,un libro y en sus páginas la ajadavioleta, monumento de una tardesin duda inolvidable y ya olvidada,el rojo espejo occidental en que ardeuna ilusoria aurora. !Cuántas cosas,limas, umbrales, atlas, copas, clavos,nos sirven … Continua a leggere Las Cosas
Elogio de la sombra
Dal pròlogo Carlos Frìas mi ha suggerito di servirmi del prologo per esporre la mia estetica. La mia povertà, la mia volontà, si oppongono a tale consiglio. Non possiedo un’estetica. Il tempo mi ha insegnato alcune astuzie: evitare i sinonimi, che hanno lo svantaggio di suggerire differenze illusorie; evitare ispanismi, argentinismi, arcaismi e neologismi; preferire … Continua a leggere Elogio de la sombra
Versetti
I Versetti si compongono usando la rima reale. La struttura è costruita mediante l’utilizzo di cinque versi a rima alternata (A-B-A-B-A) e un distico finale a rima baciata (C-C) come succede nello schema della poesia a palloncino.Lo schema finale dei Versetti è quindi A-B-A-B-A-C-C. Ecco un esempio: RosichinoLe zinne de na Lupa a du’ gemelli,du’ … Continua a leggere Versetti
Rima reale
La Rima Reale è uno schema metrico tipico della letteratura inglese. I primi cinque versi sono a rima alternata e gli altri due a rima baciata, (A-B-A-B-B-C-C), ma a volte può essere costruito creando una terzina seguita da due distici oppure usando una quartina e una terzina. Ecco un esempio: Da LucreziaThis brief abridgement of … Continua a leggere Rima reale
Trevità
Core er silenzio, deserto de marmo,natura morta nell’acqua che score,muta bellezza e risona la storia. 16 aprile 2020Scartaccia
Ingordìgia
Ingordìgia [der. di ingordo].L’essere ingordo, avidità eccessiva con il cibo. In senso figurato: cupidigia, avidità sfrenata di ricchezze, di possesso; bramosia, ardente desiderio di piaceri, di strage, di ricchezze, di onori. Considerata dalla morale cattolica uno dei sette vizi capitali.
Tullio Ostilio
Tullio Ostilio fu il terzo re di Roma, la sua indole guerriera lo rese molto diverso dal suo predecessore e come si rileva già dal nome, la sua Roma fu decisamente “ostile” ai territori e popoli vicini. Azioni di conquista furono compiute nelle vicine città di Albalonga, Veio e Fidene, che andarono ad ampliare i … Continua a leggere Tullio Ostilio
Sonno
Sonno fonnola morte vista de schinaecco che ss’ariggira e tte fa sseccotutte le strade nascheno da Romae pporteno novunque. Mauro Marè
Niunquità
Facce de stracci griggefacce de feccia liggea la legge de l’istessitàcompagne ar foco e ar marecagneno sempre senza mai cagnàtra mmijjon de cristianidentro a mmillanta Romenissuno che mmerital’onor der nome. Mauro Marè