L’arena

Ammucchio fantasie co na paletta
setaccio disincanti e dispiaceri
riempio un secchiello de lacrime e rabbia.
Tiro fòri un castello d’illusioni
scavo un fossato, ce svòto pensieri,
e metto un ponte tra sogni e realtà.

S’ arresta la corsa di cavalloni.
La spuma dell’onne tutto confonne
sprofonna la sabbia dentro l’abisso.
E quanno rivado sur bagnasciuga
la capoccia me la bagno cor sale
eppoi, m’asciugo li piedi cor cèlo.

13 gennaio 2015
Leone Antenone detto Scartaccia

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