Vi siete mai chiesti che cos’è un gioco?
A me piace molto questa definizione:
“il regno del gioco è un parente stretto del regno della libertà e della immaginazione.”
Quando le mamme dicono: «andate a giocare», Non è certo un ordine né la richiesta di arrivare a un risultato determinato e utile. Non è affatto un togliersi di torno i bambini, affidandoli a una qualche baby sitter. È un modo gentile per dire: «siete liberi» e potete andare a giocare, cioè a vivere intensamente, liberi ma nella protezione del cortile, sotto le finestre di casa.
E qui veniamo alla strada. Ai giochi di strada. I giochi di strada sono quelli praticati in spazi aperti di solito nelle vicinanze dell’abitazione dei giocatori. Questi giochi non richiedono l’uso di strumenti particolarmente costosi e la maggior parte delle volte sono del tutto gratuiti.
In questa pagina trovate delle scartacce dedicate ai giochi che si facevano dalle mie parti.
Acchiapparella;
Nascondino;
Regina, Reginella;
Uno, due, tre, stella;
Quattro Cantoni;
La Campana;
Moscaceca;
Schiaffo der soldato;
Gioco der Telefono;
Barchetta de carta;
Bolla de sapone;
Caccia al Tesoro;
Sottomano de papà;
Filastrocca n. 1;
Filastrocca n. 2;
Filastrocca n. 3;
bibliografia:
– Roberti G. , I giochi a Roma di strada e d’osteria – (Dalla «Passatella» alla Morra», dalla «Ruzzica» alla «Zecchinetta», più di 400 modi per divertirsi ricostruiscono il vivace e popolare spaccato della Roma d’una volta), 1995, Newton Compton editori s.r.l;
– Novara D. Passerini E., La strada dei bambini, 1989, Editore Gruppo Abele;
– https://it.wikipedia.org/wiki/Giochi_di_strada;
– http://www.giocodimenticato.it/leschededeigiochi.htm;
– https://it.wikipedia.org/wiki/Ce_l%27hai;