Lo specchio non può essere bugiardo, ti racconta dettagli del tuo aspetto la bellezza riflessa in uno sguardo e leggi un Libro che non hai mai letto: sonetti d’amore scritti di getto un grande successo tutto in discesa; ma lo Specchio svela anche ogni difetto che il tempo disegna sulla tua ascesa. Insisti lo stesso … Continua a leggere Il Libro e lo Specchio
Categoria: Poesie
Sonnet 87
Farewell, thou art too dear for my possessing, and like enough thou know’st thy estimate; the charter of thy worth gives thee releasing; my bonds in thee are all determinate. For how do I hold thee but by thy granting,and for that riches where is my deserving?The cause of this fair gift in me is … Continua a leggere Sonnet 87
Rime sur fojo
“E Te saluto!”, ho smesso de parlà, pe legge quello che ciai scritto te sur fojo: versi tronchi in libertà! E mentre leggo me viè su un perché. Perché sti versi me li vòi dà a me? Me domanno, ma che diritto ciò? E nun ne trovo. Tiettili pe te! Così nun leggo più e … Continua a leggere Rime sur fojo
Ognissanti
Bussa la porta: “dolcetto o scherzetto?”, “Ogni tanto… Aspe’ un po’! (Smucino a destra e manca). Gnente dorcetto…. scherzetto!” Un toc, toc pe rientrà da la finestra er tempo gentilomo ciammaestra. Ognissanti ogni anno ce rintuzza e na rapa diventa na cucuzza. 01 novembre 2017 Scartaccia
Sonnet 14
Not from the stars do I my judgment pluck, and yet methinks I have astronomy; but not to tell of good or evil luck, of plagues, of dearths, or seasons’ quality; nor can I fortune to brief minutes tell, pointing to each his thunder, rain, and wind, or say with princes if it shall go … Continua a leggere Sonnet 14
La Profezia
Non è che colgo il senso e l’emozione eppur mi par di intendere le stelle. Non posso prevedere un’ alluvione piaghe, carestie, o stagioni belle. Non conosco il destino d’un ribelle, o l’attimo in cui soffierà del vento, o predire chi salverà la pelle a un principe per un preciso evento. Ma dai tuoi occhi … Continua a leggere La Profezia
Chicco De Riso
Mezzo sorriso me stampa sur viso er Palloncino de Chicco De Riso e me viè in mente un testo giocoso. Pare un singhiozzo che senza preavviso strozza la voce d’un bimbo curioso. Coreva veloce in un posto preciso però je scappa er filo e all’improviso va verso er celo. La gioia è fumosa, diventa infelice … Continua a leggere Chicco De Riso
Sonnet 33
Full many a glorious morning have I seen flatter the mountain tops with sovereign eye, kissing with golden face the meadows green, gilding pale streams with heavenly alchemy; anon permit the basest clouds to ride with ugly rack on his celestial face, and from the forlorn world his visage hide, stealing unseen to west with … Continua a leggere Sonnet 33
Quante Volte
Quante volte nel cielo del mattino ho contemplato il sole sopra un monte raggi d’oro tra l’erba d’un giardino o riflessi sull’acqua d’una fonte. E poi ho visto scure nubi pronte a macchiare l’immensa limpidezza per nascondere al mondo l’orizzonte come un velo nasconde la bellezza. Brilla leggero e come una carezza ci avvolge per … Continua a leggere Quante Volte
Roma arida
Roma aridà stornelli e serenate nun canta più canzoni e ritornelli pare na lagna de note stonate. Roma aridà a la luna la bellezza mezzo sorriso senza più fortuna e mo s’abbotta solo de monnezza. Roma aridà a la fonte l’acqua fresca rimane secca e vota sottoponte però regala fava romanesca. Roma arida ormai nun … Continua a leggere Roma arida