Strisciava il cieco un muro di cemento ingrommato dal fumo dei motori, le dita tra i murales, mentre fuori le foglie turbinavano nel vento. Io pure questa vita la rasento come quel muro, e attendo che mi sfiori per ricondurmi a casa, tra i colori che lei fa risaltare ogni momento. Il cieco brancolava nei … Continua a leggere Tra i colori
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L’Aquilone
“Caro” disubbidiente, l’anarchia Cià sempre da ridì su chi commanna; devi capì che la democrazia voi o nun voi dev’èsse un po’ tiranna. L’aquilone, stacce attento, se ribbella contro er vento: vola e s’aregge, p’er filo che lo regola e protegge. Anselmo D’Andrea
Er giorno der Giudizzio
Me l’immaggino già quer che succede ner giorno der Giudizzio Univerzale: “Peppe Fesso, pe te la vedo male; t’ho avvisato e nun hai vorzuto crede. Qui c’è scritto che nun hai messo piede indó s’annava contro la morale, nun ciài “fedine” zozze in tribbunale, nun ciài un’azzione fatta in malafede. Hai pagato le tasse fino … Continua a leggere Er giorno der Giudizzio
Trenta-Marzo-DuemilaUndici
Se qualcuno avesse il coraggio di viversi la propria età senza portarsi dentro quell’inutile rimpianto del tempo che se ne và.Nella miriadi prospettive del mondo avere la forza di “guardare” e di “farsi guardare”.Mettendo in luce le proprie ombre con la pretesa assurda di regalare un pezzetto di tristezza per trasformarla in un sorriso…Si sveglierebbe … Continua a leggere Trenta-Marzo-DuemilaUndici
Er Somarello der Presepio
Somaro? Sò un equino lumacone cor vanto d’un incarico profonno, pe via che faccio da termosifone ar sovrano più povero der monno. Servo quer Gesùcristo bonaccione che portò la parola a lo sprofonno: Quello che da la pace a le persone Quello che da speranza ar vagabonno. J’ho inteso dì “Giustizzia, Fratellanza…”, e … Continua a leggere Er Somarello der Presepio
Chi sono?
Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell’anima mia: « follìa ». Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell’anima mia: « malinconìa ». Un musico, allora? Nemmeno. Non c’è che una nota nella tastiera dell’anima mia: « nostalgìa ». Son dunque… … Continua a leggere Chi sono?
L’Innustria
Un giorno che arrestai propio a la fetta, senz’avè manco l’arma d’un quatrino, senti che cosa fò: coro ar cammino e roppo in quattro pezzi la paletta. Poi me l’invorto sott’a la giacchetta e vado a spasso pe Campovaccino ad aspettà quarche ingrese milordino da daje na corcata coll’accetta. De fatti, ecco che viè quer … Continua a leggere L’Innustria
A chi tanto a chi gnente
da quanno che dà segni de pazzia, povero Meo! fa pena! è diventato pallido, secco secco, allampanato, robba che se lo vedi scappi via! Er dottore m’ha detto: – è ‘na mania che nun se po’ guarì: lui s’è affissato d’esse un poeta, d’esse un letterato, ch’è la cosa più peggio che ce sia! – … Continua a leggere A chi tanto a chi gnente