Per inventare una poesia palloncino si utilizza la tecnica del rondò italiano, una composizione in quartine rimate e incatenate. Ogni quartina è a rima alternata e l’ultimo verso rima col primo della strofa seguente, per cui ciascuna rima risulta ripetuta quattro volte. L’andamento delle rime pertanto è questo: ABAB / BCBC / CDCD, ecc., il tutto dà l’idea di un ballo circolare, fatto ruotando su se stessi e girando contemporaneamente anche la sala, fino a tornare al punto di partenza. L’ideatore della struttura metrica e del giro di rime è il poeta Dalmazio Masini. Questo tipo di giro metrico dà vita alla poesia palloncino se, per completare il componimento, si lega un distico (2 versi) a rima baciata che ha le stesse rime del primo verso e dell’ultimo verso del rondò così da mettere il filo come si fa con un palloncino.
Poesia Palloncino a 2 rime
La poesia palloncino a 2 rime si compone di 2 quartine rimate e incatenate tra loro e di un distico finale o a rima baciata, o a rima alternata, o a rima interna. Si possono utilizzare sempre e solo le 2 rime utilizzate nelle quartine precedenti.
Di seguito le possibili combinazioni:
– con distico baciato: ABAB/BABA/AA;
– con rime interne: ABAB/BABA/(b)A(b)A oppure: ABAB/BABA/(a)B(a)B;
– con distico poreniano: ABAB/BABA/ (a)B(b)A oppure ABAB/BABA/( b)A(a)B;
Ecco un esempio con distico baciato:
Pe gustà l’amore
Vivemo l’anni dentro un gran rumore
e nelle voci de ’sto nostro monno,
poi, ce se smorza er battito der core…
Entramo ner silenzio bujo e fonno.
Lì te chiama e t’accoje ar novo Monno,
’na musica, la voce der Signore,
e l’ore fanno sempre er girotonno
e tutto s’ariveste de candore.
Te devi battezzà dentro ar dolore
e beve er bujo, pe gustà l’amore!
Maurizio Rossi
Poesia Palloncino a 3 rime
La poesia palloncino a 3 rime si muove tra il classicismo del sonetto e la sperimentazione del rondò italiano. Si compone quindi con i 14 versi endecasillabi del sonetto classico, ma invece di due quartine a rima alternata o incrociata e due terzine a rima varia, si utilizzano 3 quartine rimate e incatenate tra loro stile rondò italiano, e di un distico finale o a rima baciata, o a rima alternata, o a rima interna. Si possono utilizzare sempre e solo le 3 rime utilizzate nelle quartine precedenti.
Di seguito le possibili combinazioni:
– con distico baciato: ABAB/BCBC/CACA/AA;
– con distico baciato con rime interne: ABAB/BCBC/CACA/(b)A(c)A
oppure: ABAB/BCBC/CACA/(c)A(b)A;
– con distico poreniano: ABAB/BCBC/CACA/(b)A(a)C
oppure: ABAB/BCBC/CACA/(c)A(a)B;
– con distico ambrosiano: ABAB/BCBC/CACA/CC.
Ecco un esempio con distico baciato:
Er Pescatore
Quanno t’abbocca all’amo la passione
te je dai spago, vivi l’avventura,
er filo tira verso l’emozione
è segno che ciai bona la pastura.
De giorno ar sole o co la notte scura,
la canna flette e nun se rompe mai;
che sia successo oppure fregatura
comunque vada resti indove stai.
Smulinelli, sai bene quer che fai
avanti, indietro, scambi posizione
a vorta prenni, quarche vorta dai
finché er pesce rimane a pennolone.
Quann’è finita l’immaginazione
s’avvera d’improvviso un’illusione.
Variante Valentini
La Variante Valentini è una composizione escogitata dal poeta Alessandro Valentini che ho chiamato così in onore del poeta. Lo schema metrico per comporre la Variante è il seguente: ABAB/BCBC/(c)A(c)A. In questo modo ci sono sempre 3 rime ma ripetute solo 4 volte.
Ecco un esempio:
Solitudine
La voce der silenzio è un sòno strano
che te rimbomba fisso in ner boccino,
un mucchio d’aria stretto ne la mano,
un zogno chiuso drento ar commodino.
È un sòno che nun c’è, ma fa casino,
un ristorante senza la cucina…
sò tutte le mazzate der destino
in quer baule drento la cantina
che na matina opristi piano piano
sentenno, su la schina, un sòno strano.
Alessandro Valentini
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Roma 7 febbraio 2012
ideato da:
Leone Antenone detto Scartaccia