Città senza appetito
bocche di mondo. Le lingue d’asfalto
affamate di ruote e kilometri.
Facce rimaste vuote,
serrande chiuse. Paesaggi a mezz’asta.
perdiamo il sonno davanti a dei vetri.
Siamo tutti distanti
messi in fila seduti e accatastati.
Dispersi dentro i nostri labirinti.
Ci rimettiamo al centro
verso il futuro migrano le idee
ripresi alla deriva i sentimenti.
Palazzi stesi al sole
case vecchie che cambiano colore
tra i resti il nuovo avanza di nascosto.
rischiara la speranza
il cielo è senza nubi sulla testa.
Solo piatti sporchi il pasto è finito.
Sulla punta dei piedi
viviamo nel presente.
Una spallata e sogniamo il domani.
27 febbraio 2014
L. A. Scartaccia